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Dexfenia 25 Mg Compresse Rivestite Con Film Dexketoprofene Medicinale Equivalente

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Dexfenia 25 mg compresse rivestite con film

Dexketoprofene
Medicinale equivalente

Che cos’è e a che cosa serve

Dexfenia è un antidolorifico appartenente al gruppo di...

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Dettagli Dexfenia 25 Mg Compresse Rivestite Con Film Dexketoprofene Medicinale Equivalente

Dexfenia 25 mg compresse rivestite con film

Dexketoprofene
Medicinale equivalente

Che cos’è e a che cosa serve

Dexfenia è un antidolorifico appartenente al gruppo di medicinali chiamati farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
È usato per il trattamento del dolore di intensità da lieve a moderata, come dolore muscolare, mestruazioni dolorose (dismenorrea), mal di denti, negli adulti.

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale

Non prenda Dexfenia:

  • Se è allergico al dexketoprofene o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale.
  • Se è allergico all'acido acetilsalicilico o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
  • Se ha l'asma o ha sofferto di attacchi di asma, di rinite acuta allergica (infiammazione di breve durata alla mucosa nasale), polipi nasali (noduli all'interno del naso causati da un'allergia), orticaria (eruzione cutanea), angioedema (gonfiore del viso, occhi, labbra, o lingua, oppure difficoltà respiratoria) o sibili nel petto, dopo aver assunto dell'acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
  • Se ha sofferto di reazioni fotoallergiche o fototossiche (una forma particolare di arrossamenti e/o formazione di vescicole sulla pelle esposta alla luce del sole durante il trattamento con ketoprofene (un farmaco anti-infiammatorio non steroideo) o con fibrati (farmaci utilizzati per ridurre i livelli di grassi nel sangue).
  • Se soffre di un'ulcera peptica/sanguinamento dello stomaco o dell'intestino o se ha sofferto in passato di sanguinamento dello stomaco o dell'intestino, ulcerazione o perforazione.
  • Se soffre di problemi digestivi cronici (ad es. cattiva digestione, bruciori di stomaco).
  • Se ha sofferto in passato di sanguinamento o perforazione allo stomaco o all'intestino dovuti ad un precedente uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) utilizzati per il dolore.
  • Se è affetto da malattie intestinali con infiammazione cronica (morbo di Crohn o colite ulcerosa);
  • Se soffre di insufficienza cardiaca grave, o ha disturbi renali da moderati a gravi o gravi problemi al fegato.
  • Se ha problemi di sanguinamento o disturbi della coagulazione del sangue.
  • Se è gravemente disidratato (ha perso una grande quantità di liquidi corporei) a causa di vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi.
  • Se è nel terzo trimestre di gravidanza o sta allattando.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene: dexketoprofene 25 mg (come dexketoprofene trometamolo).

Eccipienti

Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina, Croscarmellosa sodica, Amido di mais, Silice colloidale anidra, Magnesio stearato. Rivestimento: Ipromellosa, Macrogol 6000, Glicole propilenico, Titanio diossido (E171).

Posologia

  • Adulti:In base alla natura e all’intensità del dolore, la dose raccomandata è in genere di 12.5 mg ogni 4-6 ore o di 25 mg ogni 8 ore. La dose giornaliera totale non deve superare i 75 mg. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Dexfenia compresse non è indicato nei trattamenti a lungo termine e il trattamento deve essere limitato al periodo sintomatico.
  • Anziani:Nei pazienti anziani si raccomanda di iniziare la terapia al limite inferiore del range di dosaggio (50 mg di dose giornaliera totale). Il dosaggio può essere aumentato in modo da raggiungere quello raccomandato per la popolazione generale solo dopo che sia stata accertata una buona tollerabilità generale.
  • Compromissione epatica:I pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte (50 mg di dose giornaliera totale) e devono essere sottoposti a stretto controllo medico. Dexfenia compresse non deve essere usato in pazienti con compromissione epatica grave.
  • Compromissione renale:Nei pazienti con compromissione renale lieve (clearance della creatinina 60 - 89 ml/min), il dosaggio iniziale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornaliera totale. Dexfenia compresse non deve essere usato in pazienti con disfunzione renale da moderata a grave (clearance della creatinina ≤ 59 ml/min).
  • Popolazione pediatrica:Dexfenia non è stato studiato nei bambini e negli adolescenti. Pertanto, la sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite ed il prodotto non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti.

Modo di somministrazione:La compressa deve essere deglutita con una sufficiente quantità di liquido (ad esempio un bicchiere di acqua). La concomitante somministrazione di cibo ritarda la velocità di assorbimento del farmaco, pertanto in caso di dolore acuto si raccomanda che la somministrazione avvenga almeno 30 minuti prima dei pasti.

Gravidanza e allattamento

Dexfenia compresse è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza e durante l’allattamento. 

  • Gravidanza:L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache risulta aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1.5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre- e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Tuttavia, gli studi condotti sugli animali con il dexketoprofene non hanno indicato tossicità riproduttiva. Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, il dexketoprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il dexketoprofene è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligoidramnios; la madre ed il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto anti-aggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
  • Allattamento:Non è noto se il dexketoprofene sia escreto nel latte materno. Dexfenia è controindicato durante l’allattamento.
  • Fertilità:Come con altri FANS, l’uso di Dexfenia può ridurre la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne che intendono concepire. Occorre prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con dexketoprofene nelle donne che hanno difficoltà di concepimento o sottoposte ad indagini sull’infertilità.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C.

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Dexfenia:

  • Se soffre di allergie, o se in passato ha avuto problemi di allergie;
  • Se ha disturbi renali, problemi epatici o cardiaci (ipertensione e/o insufficienza cardiaca) oltre a ritenzione idrica, o se ha sofferto in passato di uno di questi disturbi;
  • Se sta assumendo diuretici o se ha problemi di idratazione molto scarsa o ha una riduzione del volume di sangue a causa di un'eccessiva perdita di liquidi (dovuta per esempio a eccessiva minzione, diarrea, vomito);
  • Se è affetto da disturbi cardiaci, se ha avuto un ictus o se pensa di poter essere a rischio per questi disturbi (per esempio se ha la pressione alta, diabete o colesterolo elevato o se è un fumatore), deve discutere la terapia con il medico o il farmacista; i medicinali come Dexfenia possono essere associati ad un modesto aumento del rischio di infarto (“infarto del miocardio”) o di ictus. Questi rischi sono più probabili con dosi elevate e trattamento prolungato. Non superare la dose raccomandata o la durata del trattamento;
  • Se è anziano: esiste una probabilità maggiore di essere soggetti agli effetti collaterali. Nell'eventualità che questi si presentino, consulti immediatamente il medico;
  • Se lei è una donna con problemi di fertilità (Dexfenia può compromettere la sua fertilità, pertanto non deve assumere il medicinale se sta pianificando una gravidanza o se si sta sottoponendo a delle indagini per la fertilità);
  • Se soffre di un disordine della formazione del sangue e delle cellule ematiche;
  • Se soffre di lupus eritematoso sistemico o malattia mista del tessuto connettivo (disturbi del sistema immunitario che interessano il tessuto connettivo);
  • Se ha sofferto in passato di una malattia infiammatoria cronica dell'intestino (colite ulcerosa, morbo di Crohn);
  • Se ha o ha sofferto in passato di altri disturbi allo stomaco o all'intestino;
  • Se ha un'infezione;
  • Se sta assumendo altri medicinali che aumentano il rischio di ulcera peptica o di sanguinamento, ad esempio steroidi orali, alcuni antidepressivi (quelli di tipo SSRI, cioè gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina), agenti che prevengono la formazione di coaguli di sangue, come aspirina o anticoagulanti come warfarin. In questi casi, consulti il medico prima di prendere Dexfenia: questi può prescriverle un medicinale aggiuntivo per proteggere il suo stomaco (ad esempio misoprostolo o altri medicinali che bloccano la produzione di acido gastrico);
  • Se soffre di asma associata a rinite cronica, sinusite cronica, e/o poliposi nasale dato che presenta un rischio maggiore di allergia all'acido acetilsalicilico e/o ai FANS rispetto al resto della popolazione. La somministrazione di questo medicinale può causare attacchi di asma o broncospasmo, in particolare nei pazienti allergici all'acido acetilsalicilico o ai FANS.

Infezioni
Dexfenia può nascondere i segni di infezione quali febbre e dolore. È pertanto possibile che Dexfenia possa ritardare un adeguato trattamento dell'infezione, che può portare a un rischio aumentato di complicazioni. Ciò è stato osservato nella polmonite causata da batteri e nelle infezioni batteriche della pelle causate dalla varicella. Se assume questo medicinale mentre ha infezione e i suoi sintomi di infezione persistono o peggiorano, consulti subito un medico.

Bambini e adolescenti
Dexfenia non è stato studiato nei bambini e negli adolescenti. Pertanto la sicurezza e l'efficacia non sono state stabilite ed il medicinale non deve essere usato nei bambini e adolescenti.

Interazioni

Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in generale: Associazioni non consigliabili: - Altri FANS (inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2) e dosi elevate di salicilati (≥ 3 g/die): la somministrazione contemporanea di diversi FANS può aumentare il rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinale a causa di un effetto sinergico. - Anticoagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti di anticoagulanti come warfarin  a causa dell’elevato legame alle proteine plasmatiche del dexketoprofene e dell’inibizione della funzione piastrinica e del danno alla mucosa gastroduodenale. Se l’associazione non può essere evitata, occorre effettuare un’attenta osservazione clinica ed il monitoraggio dei parametri di laboratorio. Eparine: aumentato rischio di emorragia (dovuto all’inibizione della funzione piastrinica ed al danno alla mucosa gastroduodenale). Se l’associazione non può essere evitata, occorre effettuare un’attenta osservazione clinica ed il monitoraggio dei parametri di laboratorio. - Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale. - Litio (descritto con diversi FANS): i FANS aumentano i livelli ematici del litio che può raggiungere valori tossici (diminuita escrezione renale di litio). Questo parametro pertanto richiede un attento monitoraggio durante l’inizio, l’aggiustamento e l’interruzione del trattamento con dexketoprofene. - Metotrexato, usato a dosi elevate quali 15 mg/settimana o più: aumentata tossicità ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale, provocata dai farmaci antinfiammatori in genere. - Idantoine e sulfonamidi: gli effetti tossici di queste sostanze possono essere potenziati. Associazioni che richiedono cautela: - Diuretici, ACE-inibitori, antibiotici aminoglicosidici ed antagonisti del recettore dell’angiotensina II: il dexketoprofene può ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con ridotta funzione renale (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa), la somministrazione concomitante di agenti che inibiscono la ciclossigenasi e gli ACEinibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o antibiotici aminoglicosidici può causare un ulteriore deterioramento della funzione renale, che di solito è reversibile. In caso di prescrizione combinata di dexketoprofene con un diuretico, è essenziale assicurarsi che il paziente sia adeguatamente idratato e monitorare la funzione renale all’inizio del trattamento. - Metotrexato, usato a dosi inferiori a 15 mg/settimana: aumentata tossicità ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale causata dai farmaci antinfiammatori in genere. Conta ematica settimanale nelle prime settimane dell’associazione. Aumentata sorveglianza, oltre che nel paziente anziano, in caso di insufficienza renale anche lieve. - Pentossifillina: aumentato rischio di emorragia. Aumentare il monitoraggio clinico e controllare con maggiore frequenza il tempo di sanguinamento. - Zidovudina: rischio di aumentata tossicità a carico della linea eritrocitaria a causa dell’azione sui reticolociti, con insorgenza di anemia grave una settimana dopo l’inizio del trattamento con i FANS. Controllare l’emocromo completo e la conta dei reticolociti ogni una o due settimane durante il trattamento con FANS. - Sulfoniluree: i FANS possono aumentare l’effetto ipoglicemico delle sulfoniluree per spiazzamento dai siti di legame delle proteine plasmatiche. Combinazioni da prendere in considerazione: - Beta-bloccanti: il trattamento con i FANS può diminuire il loro effetto antiipertensivo a causa dell’inibizione della sintesi delle prostaglandine. - Ciclosporine e tacrolimus: i FANS possono potenziarne la nefrotossicità a causa degli effetti mediati dalle prostaglandine renali. Durante la terapia di associazione la funzione renale va tenuta sotto controllo. - Trombolitici: rischio accresciuto di emorragia. - Agenti antiaggreganti ed inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale. - Probenecid: può aumentare le concentrazioni plasmatiche del dexketoprofene; questa interazione può essere dovuta ad un meccanismo inibitorio a livello della secrezione del tubulo renale e della glucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento della dose del dexketoprofene. - Glicosidi cardioattivi: i FANS possono aumentare le concentrazioni plasmatiche dei glicosidi. - Mifepristone: esiste il rischio teorico che gli inibitori della prostaglandinasintetasi possano alterare l'efficacia del mifepristone. Evidenze limitate fanno ritenere che la somministrazione concomitante di FANS nello stesso giorno della somministrazione di prostaglandine non influenzi negativamente gli effetti del mifepristone o delle prostaglandine sulla maturazione cervicale o sulla contrattilità uterina e non riduca l'efficacia clinica dell'interruzione medica di gravidanza. - Antibiotici chinolonici: studi sull'animale indicano che alte dosi di chinoloni in combinazione con i FANS possono aumentare il rischio dell'insorgenza di convulsioni. - Tenofovir: l’uso concomitante con FANS può aumentare l’azotemia e la creatinina, di conseguenza va monitorata la funzione renale per tenere sotto controllo una possibile influenza sinergica sulla funzione renale. - Deferasirox: l’uso concomitante con FANS può aumentare il rischio di tossicità gastrointestinale. Quando si somministra deferasirox con queste sostanze è necessario effettuare un rigoroso monitoraggio clinico. - Pemetrexed: l’uso concomitante con FANS può ridurre l’eliminazione del pemetrexed, pertanto occorre esercitare cautela nel somministrare dosi più alte di FANS; nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina compresa tra 45 e 79 ml/min), la somministrazione concomitante di pemetrexed con FANS deve essere evitata per 2 giorni prima e 2 giorni dopo la somministrazione di pemetrexed.

Effetti indesiderati

Nella tabella sottostante, divisi per classificazione per sistemi ed organi ed elencati in ordine di frequenza, sono riportati gli eventi avversi, probabilmente correlati con dexketoprofene, verificatisi durante il corso degli studi clinici e dopo la commercializzazione di Dexfenia compresse:

 Comune (1/100, < 1/10)Non comune (1/1.000, < 1/100)Raro (1/10.000, < 1/1.000)Molto raro (< 1/10.000)
Patologie del sistema emolinfopoietico   Neutropenia, trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario  Edema della laringeReazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Anoressia 
Disturbi psichiatrici Insonnia, ansia  
Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiri, sonnolenzaParestesia, sincope 
Patologie dell’occhio   Offuscamento della vista
Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigini Tinnito
Patologie cardiache Palpitazioni Tachicardia
Patologie vascolari Vampate di caloreIpertensioneIpotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  BradipneaBroncospasmo, dispnea
Patologie gastrointestinaliNausea e/o vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia.Gastrite, stipsi, bocca secca, flatulenzaulcera peptica, emorragia da ulcera peptica o perforazione da ulcera peptica Pancreatite
Patologie epatobiliari  Lesione epatocellulare 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo RashOrticaria, acne, aumento della sudorazioneSindrome di Stevens Johnson, necrolisi epidermica tossica,(Sindrome di Lyell), angioedema, edema facciale, reazione di fotosensibilità, prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Mal di schiena 
Patologie renali e urinarie  Insufficienza renale acuta, poliuriaNefrite o sindrome nefrotica
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella  Disturbi mestruali, disturbi prostatici 
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento, dolore, astenia, brividi, senso di malessereEdema periferico 
Esami diagnostici  anomalie nei test di funzionalità epatica 

Gli effetti indesiderati più comuni sono di natura gastrointestinale. Si possono manifestare ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, soprattutto negli anziani. A seguito della somministrazione sono state riportate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolori addominali, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e malattia di Crohn. Meno frequentemente è stata osservata gastrite. In associazione alla terapia con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Come con altri FANS, possono comparire i seguenti effetti indesiderati: meningite asettica, che può verificarsi prevalentemente in pazienti con lupus eritematoso sistemico o patologie a carico del tessuto connettivo; reazioni ematologiche (porpora, anemia aplastica ed emolitica, e raramente agranulocitosi e ipoplasia midollare). Reazioni bollose, tra cui sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto rara). Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse< /u>.

Sovradosaggio

La sintomatologia a seguito di sovradosaggio non è nota. Farmaci simili hanno prodotto disturbi gastrointestinali (vomito, anoressia, dolore addominale) e neurologici (sonnolenza, vertigini, disorientamento, mal di testa). In caso di assunzione accidentale o eccessiva, adottare immediatamente un’adeguata terapia sintomatica in base alle condizioni cliniche del paziente. Entro un’ora occorre somministrare carbone attivato se sono stati ingeriti più di 5 mg/kg da un adulto o da un bambino. Il dexketoprofene trometamolo può essere eliminato mediante dialisi.

Effetti su guida veicoli e su uso macchinari

Dexfenia compresse può causare effetti indesiderati come capogiri, disturbi visivi o sonnolenza. In tali casi la capacità di reagire, guidare autoveicoli o utilizzare macchinari può essere compromessa.

Formato

20 compresse.

Riferimento:
047893021

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